Mutina: il luogo dove arte e design trovano incontro e sinergia

Casa Mutina, situata nel cuore di Brera e progettata dallo Studio Urquiola, è uno spazio unico, intimo e familiare, una vera e propria dimora dove fare esperienza attraverso la creatività dei progetti dell’azienda. Pulizia, chiarezza e rigore sono il fil rouge dello spazio, dove texture e materiali dialogano in armonia, ridisegnando gli ambienti tipici di un appartamento. Eventi speciali, cicli di incontri, talk con architetti, designer e professionisti del settore animeranno il palinsesto e l’ambiente. Di questo e di nuovi progetti ne abbiamo parlato con Massimo Orsini, presidente di Mutina.

In ambito architettonico e sociale il tema dell’abitare è da sempre al centro del dibattito. Casa Mutina si basa proprio sull’abitare lo spazio nel tempo per abitare nuove storie. In un momento storico così particolare come quello che stiamo vivendo, ricco di cambiamenti che avvengono rapidamente, secondo lei/voi quali sono i più importanti a cui stiamo assistendo?

Abitare contiene la parola abito quindi qualcosa che riveste, copre, protegge, rende la tua vita migliore.
Il lavoro che facciamo è cercare di leggere i nuovi comportamenti e le nuove esigenze per continuare a stare all’interno di un dibattito che riguarda il mondo contemporaneo. Comprendere in anticipo quali saranno le sue evoluzioni e fornire nuovi soluzioni. Questo avviene naturalmente, anche senza pandemia.

Casa Mutina Milano, inaugurata nella cornice della Design Week del 2020, propone i materiali di rivestimento ceramico dell’azienda non come semplice prodotto ma come un progetto di interior design curato e raffinato. In che modo un visitatore entra in contatto con l’ambiente circostante e lo vive a 360°? Qual è l’esperienza che si vuol far vivere all’interno del luogo?

Per noi l’ospitalità è una forma di trasparenza. Siamo emiliani e siamo naturalmente ospitali. L’esperienza che vogliamo far vivere  è quella di una situazione unica, completamente dedicata, che si può vivere vivere solo in prima persona all’interno dei nostri luoghi.

Quanto conta per voi la presenza fisica in showroom per migliorare l’esperienza del cliente? In parallelo, quanto è importante il presidio online per il racconto dell’identità aziendale? 

Se abitare contiene la parola abito, noi abbiamo dei sarti che costruiscono tutto su misura. Qui a Casa Mutina Milano abbiamo progettisti che mettono il cliente a proprio agio e lo accompagnano attraverso una vera e propria esperienza dedicata.

A proposito di presenza fisica, quanto è importante per voi essere presenti all’interno di un contesto storico come quello di Brera? Qual è il valore aggiunto?

Il valore aggiunto di stare a Brera è quello degli incontri: gli incontri importanti, gli incontri unici, che si fanno in questi  luoghi tradizionalmente legati al mondo del design.

L’azienda in tutti questi anni ha collaborato con uno svariato team di designer di spicco. In che modo molteplici creatività, visioni, dialoghi e modi di progettare hanno trovato un’unica direzione sinergica, che rappresenta l’identità del brand Mutina, e allo stesso tempo hanno contribuito a portare unicità?

Uno dei valori fondanti per Mutina è la celebre frase di Milton Glaser “You can only work with people you like.” I nostri designer condividono questo modo di pensare, avere stessi valori e la stessa visione è fondamentale per arrivare allo stesso obiettivo. Poi grazie al confronto con designer provenienti da diversi luoghi del mondo, ci siamo arricchiti e siamo cresciuti. Tutto questo reso possibile da solida visione interna, è un confronto con tante voci con voce centrale nostra.

Mutina ha sempre avuto un’attenzione particolare al mondo dell’arte, tanto che è spesso coinvolta in progetti in cui il connubio arte e design persiste. In che modo l’arte dialoga con lo spazio, lo enfatizza ed evoca immaginazione e ricordi?

Se il nostro lavoro significa principalmente decodificare il contemporaneo, nulla più dell’arte ci aiuta in questo cammino. Il tempo che viviamo è difficile, a volte incomprensibile ma la cosa importante è la continua ricerca, proprio come fanno artisti.
Esempio di questo connubio è la mostra Between the Lines di Luigi Ghirri curata da Sarah Cosulich all’interno del nuovo allestimento di Casa Mutina Milano dedicato alla nuova collezione DIN di Konstantin Grcic. Il rigore di Konstantin incontra le prospettive di Ghirri, e crea nuova armonia nello spazio.

Massimo Orsini
—  CEO of Mutina
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