Florim: il design sostenibile e solidale per il nostro futuro

Florim, con il suo flagship store nel cuore di Brera ad angolo tra Foro Buonaparte e Via Sacchi, è uno dei fulcri per il mondo della progettazione nel design e nell’architettura. In 1.000 metri quadrati di spazio, in un contesto ottocentesco, l’azienda è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra design e innovazione attraverso la creazione di aree multifunzionali e sensoriali nelle quali si alternano eventi, attività formative ed espositive. Ed è proprio dell’innovazione del luogo unita agli ultimi progetti, incentrati sul design sostenibile e solidale, che abbiamo parlato con il team di Florim.

Quali sono le attività che avrete in programma per questo 2022? 

La volontà dell’azienda è quella di continuare a promuovere il tema del “design sostenibile”. Florim (prima industria ceramica al mondo ad essere Società Benefit e certificata B Corp) nel 2022 proseguirà un importante progetto di “design solidale” presentato in occasione della Milano Design Week 2021. La capsule collection “Hotel Chimera” disegnata da Elena Salmistraro per CEDIT è un’iniziativa destinata a sostenere un percorso di avvicinamento al mondo dell’arte promosso dalla Collezione Peggy Guggenheim e rivolto principalmente a bambini non vedenti. Tutti gli 80 pezzi che componevano l’opera ceramica “Hotel Chimera” sono stati venduti e il ricavato è stato devoluto a sostegno del progetto.

In che modo Florim sposa e affronta temi come il design sostenibile applicato alle fasi progettuali e nei processi di produzione?

Per Florim il concetto di design deve sposarsi con la sostenibilità sia di prodotto che di processo. Due anni fa abbiamo cambiato il nostro statuto in Società Benefit – una scelta che formalizza la concreta volontà dell’azienda di creare valore per le persone e di operare rigenerando l’ambiente. I numeri riportati nel nostro Bilancio di Sostenibilità ne sono una prova tangibile. Da dicembre 2020 abbiamo ottenuto la certificazione B Corp al termine di un lungo processo di verifica. Il nostro know-how ci ha permesso di trasformare il concetto di “piastrella” da oggetto funzionale a elemento di design e di arredo. Tecnologie produttive all’avanguardia ci consentono di realizzare grandissimi formati che superano i 3 metri di altezza per vestire gli ambienti a 360 gradi. La nostra costante innovazione si affianca all’impegno di far stare bene le persone nell’ambiente in cui vivono: questo benessere non può prescindere da scelte sostenibili.

Quanto è importante essere presenti all’interno di un contesto storico come quello di Brera?

Milano è la capitale del design, un punto di riferimento internazionale per i professionisti del progetto. La sua costante propensione all’innovazione fa di questa città un terreno sempre fertile per il lancio di nuovi eventi e progetti. Brera è certamente il distretto più suggestivo e importante di Milano, con la sua celebre Accademia, le gallerie d’arte e gli showroom dei luxury brands: poterlo presidiare con il nostro flagship store è fondamentale perché significa avere un punto di contatto strategico con il mondo dell’architettura e della progettazione. 

A proposito di presenza fisica, avete definito design e innovazione come parole chiave per il vostro flagship store di Brera. Quando parliamo di innovazione nel retail non si può non pensare alla digitalizzazione del punto vendita e alla sperimentazione di formati innovativi di showroom. In che modo il digitale supportare l’evoluzione del vostro punto vendita? 

L’esperienza “fisica” resta certamente il modo più efficace per trasmettere i plus delle nostre collezioni, per toccarle con mano. Negli ultimi due anni – complice anche la pandemia – abbiamo investito in nuovi prodotti e nuove tecnologie digitali per essere più vicini ai nostri interlocutori. Abbiamo digitalizzato i nostri spazi Florim Gallery nella sede di Fiorano Modenese (MO) e allestito il nuovo concept Florim Arena che affianca alla dimensione fisica delle lastre un cuore tecnologico che permette di visualizzare le nostre superfici all’interno di uno spazio virtuale, esplorandone tutte le possibili destinazioni d’uso. La stessa interfaccia digitale è stata resa disponibile sul sito florim.com – consultabile anche tramite gli schermi presenti nei nostri flagship – e consente di personalizzare digitalmente un’intera casa composta da diversi ambienti (interni ed esterni) – è disponibile in cinque lingue. Abbiamo inoltre reso “navigabile” la nostra Florim Gallery di Fiorano con Google Maps e lo stesso abbiamo iniziato a fare per i nostri flagship store esteri per il momento. 

E rispetto al presidio online, qual è la vostra strategia per raccontare l’identità del brand e coinvolgere addetti ai lavori e consumatori finali?

Gli strumenti online citati in precedenza permettono di vedere da vicino i nostri prodotti e di esplorarne le destinazioni d’uso. Nel 2020, un anno di ridotta mobilità internazionale, abbiamo inoltre introdotto nell’Headquarters di Fiorano “Florim Connections”: un progetto nato con l’obiettivo di creare nuove forme di relazione con i nostri principali interlocutori del mercato mondiale. Possiamo definirlo come un luogo-non-luogo che abbatte ogni distanza fisica grazie alla presenza di una nuova tecnologia che infrange le barriere del reale trasformando la stanza in ambienti immersivi. “Connections” ci permette di raggiungere tutti i nostri partner anche quando la realtà lo rende impossibile (così come lo era in piena pandemia). Fanno parte della strategia aziendale anche canali più “tradizionali” come sito web, social e investimenti su magazine e portali di architettura e design.

Florim
—  team aziendale

Florim, con un’innata passione per la bellezza e il design, produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design. Guidata da Claudio Lucchese, figlio del fondatore Ing. Giovanni Lucchese, l’azienda ha un passato radicato nel distretto ceramico di Sassuolo (MO) ed un presente da trend setter internazionale del settore. Il Gruppo conta oggi circa 1.400 dipendenti nel mondo e un fatturato di oltre 480 milioni di euro. Sinonimo di qualità, competenza, ricerca tecnica ed estetica, è noto al mercato con diversi marchi italiani di alta gamma e un brand rivolto al mercato nordamericano. Con unità produttive all’avanguardia, società commerciali, partnership in Europa, America, Asia e Flagship Stores o spazi monomarca, l’azienda è ben posizionata nei più importanti distretti del design a livello mondiale. La strategia orientata alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità si unisce all’impulso creativo e all’impegno dei propri collaboratori per trasformare il valore noto come “Made in Italy” in MADE IN FLORIM. L’azienda, dopo aver cambiato il proprio statuto ed essere diventata Società Benefit, ha ottenuto nel 2020 la certificazione B Corp, il più importante riconoscimento che accomuna le aziende trasparenti, sostenibili e rigenerative.

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