Intervista a Davide Groppi in occasione dell’apertura del nuovo showroom in via Manzoni 38
MILANO MANZONI 38 è un altro traguardo dopo altre aperture importanti. Un percorso ambizioso che racconta l’evoluzione della luce Davide Groppi?
Il nuovo Spazio Davide Groppi di via Manzoni è il risultato di un infinito lavoro, iniziato molti anni fa, sulla luce e sulla passione per questo lavoro. È anche il punto di partenza per un nuovo sguardo sul senso di vivere lo spazio. Per me è un piccolo miracolo, una magia.
È un luogo in cui è possibile cogliere bagliori inattesi, suggerire soluzioni impreviste, indicare dettagli smarriti e, in qualche modo, proporre una riflessione sul tema della verità e della bellezza.
Perché la scelta di Via Manzoni?
Cercavo da tempo uno spazio ambizioso e degno di rappresentare autenticamente il nostro lavoro.
Desideravo non partecipare al solito rito del distretto della luce per cui ho cercato qualcosa che mi rappresentasse nel cuore della città. Mi sono imbattuto in via Manzoni e mi sono riconosciuto, provando un senso di appartenenza grazie anche al lavoro che Brera Design District fa da anni.
Pur non essendo l’anno di Euroluce, sappiamo che presenterete alcune novità in occasione dell’apertura di Davide Groppi Manzoni 38. Qualche anticipazione?
Prosegue il nostro lavoro sul tema della leggerezza, dell’invenzione, della magia e dell’ideografia.
Il nostro ideale alfabeto si espande aumentando così la possibilità di raccontare nuove storie di luce.
Dalla fine degli anni Ottanta, partendo da un piccolissimo laboratorio nel centro storico di Piacenza, Davide Groppi inventa e produce lampade con il marchio omonimo.
Con il tempo, l’indipendenza creativa e imprenditoriale gli ha permesso di sviluppare progetti originali e riconoscibili, distribuiti in tutto il mondo. Progetti che arrivano dal cuore e dal cervello, intuizioni che affiorano da un certo modo di essere e di pensare, dove semplicità, leggerezza, emozione, invenzione e stupore sono gli ingredienti fondamentali.
Le lampade di Davide Groppi nascono dall’esigenza di dare forma ad una necessità o ad un significato. Le sue ispirazioni sono l’arte, il ready-made, la magia, la voglia di fare le cose con le mani o semplicemente il desiderio di giocare e scherzare con la luce.