La storia del Palazzo che oggi ospita la famosa Accademia delle Belle Arti e la Pinacoteca di Brera
L’attuale via Brera in epoca medievale non era altro che campi e prati, in quella che appunto un tempo veniva chiamata “Braida” da cui deriva il nome Brera. Ci trovavamo quindi fuori dalle mura della città.
Il 7 novembre 1178 un terreno di 12 pertiche e otto tavole, posto nella braida venne acquistato per alcuni religiosi che intendevano viverci, gli Umiliati.
Il monastero di Brera costituiva la casa madre dell’ordine ed era affiancato dalla chiesa di Santa Maria in Brera, di cui non sono rimaste tracce oggigiorno in quanto fu inglobata nell’edificio oggi esistente.
L’ordine religioso fu abolito e abbandonò quindi l’edificio nel 1571 con la bolla pontificia di papa Pio V.
L’edificio fu quindi ceduto ai Gesuiti per la realizzazione di un’istituzione a scopo d’istruzione, il Collegio della compagnia di Gesù.
Indubbiamente serviva un edificio più grande ed i lavori vennero affidati all’architetto Martino Bassi che però morì lo stesso anno dell’inizio dei lavori (1591) che di conseguenza rallentarono.
Successivamente nel 1615 Francesco Maria Richini, architetto molto famoso dell’epoca, fu incaricato dei lavori.
Il suo progetto fu però approvato solo nel 1651.
Nel 1773 venne soppressa la Compagnia di Gesù e l’edificio, ancora incompiuto, venne nuovamente riallocato dal governo austriaco, Maria Teresa d’Austria, a Palazzo delle Scienze e delle Arti.
I lavori vennero portati a termine da Giuseppe Piermarini tra il 1778 ed il 1795.
Oltre ad essere sede delle Scuole Palatine vi trovarono casa anche altre istituzioni come:
. La biblioteca di Brera che venne fondata grazie all’unione delle biblioteche di Brera e di San Fedele a cui si aggiunsero altre donazioni.
. L’orto, già dei Gesuiti, dal 1774 che fu trasformato in orto botanico.
. L’Accademia di belle arti che venne fondata nel 1776, dotandola di un contributo annuo di 10.000 lire provenienti dai soppressi beni ecclesiastici.
. Nel 1786 venne inoltre realizzato un orologio pubblico che doveva servire di riferimento agli altri orologi milanesi.
Le istituzioni continuarono a crescere anche nell’800 in età Napoleonica.
Nel 1810 venne trasferito a Milano nel palazzo di Brera con il nome di Istituto di scienze Istituto nazionale, lettere ed arti (fondato a Bologna nel 1802).
Nel 1838 venne suddiviso in Imperial Regio Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti e Istituto veneto.
Nel 1882 arrivò la Pinacoteca di Brera sotto la direzione di Giuseppe Bertini.