Lo sapevate che in Via San Marco c’è un’antica conca di Navigazione milanese?
Nel lontano 1463, dopo la costruzione del Naviglio Martesana, si avvertì l’esigenza di unire questo canale alla Cerchia dei Navigli.
Il dislivello tra i due corsi d’acqua comportò la necessità di costruire una conca che potesse ovviare a tale problematica: nacque così la Conca dell’Incoronata, o Conca delle Gabelle.
La Conca prende il nome dalla vicina chiesa di Santa Maria Incoronata e dal ponte delle Gabelle, così chiamato perché era il primo varco fluviale da attraversare per entrare nella città di Milano e per cui bisognava pagare un dazio (o gabella) per le merci trasportate.
Venne costruita solo nel 1496 sotto il ducato di Ludovico il Moro, nonostante ci siano testimonianze risalenti al 1482 di primi studi intrapresi da Leonardo da Vinci (che possiamo ritrovare nel Codice Atlantico).
La direzione dei lavori fu affidata a Giuliano Guasconi e Bartolomeo della Valle, con il supporto dello stesso Leonardo.
Pensate che sono in molti a ritenere che il sistema a porte della chiusa (chiamato “Porte Vinciane”) ideato da Leonardo sia stato utilizzato per la prima volta proprio qui nella Conca dell’Incoronata.
Tra il 1929 ed il 1930 ci fu l’interramento dell’intera cerchia e la conca perse così la sua funzione di collegamento tra i due canali, restando inutilizzata.
Oggi sono ancora visibili l’edicola di epoca risorgimentale e il sistema di chiuse formato dalle porte originali, oltre al canale. Sono scomparse invece le tracce relative agli ormeggi per lo scarico merci.
Oggi rappresenta l’unico resto del Naviglio della Martesana all’interno della cerchia delle mura spagnole di Milano ed è riconosciuta come opera monumentale dal 1967.
In copertina, un fotogramma tratto dal film “Una storia milanese” del 1962.